Il nome Villalta sembra derivare da un leggero altopiano della zona presso la Chiesa parrocchiale rispetto al resto del territorio, oppure dall’antica famiglia dei Villa Alta.
A 400 m. dalla Chiesa, verso ovest, si può ammirare la VILLA Guzzo Beretta, DE TACCHI, oggi ristrutturata e divenuta hotel e centro congressi.
La Villa venne costruita alla fine del 1600 dalla famiglia vicentina dei Guzzo Beretta, proprietari di ampie campagne e poi acquistata dalla famiglia Tacchi (esattori provenienti dal Trentino) venne nel 1800 trasformata da casa padronale in villa.
All’interno la villa ha la classica tripartizione alla veneta: con salone che attraversa centralmente l’edificio con altre stanze laterali comunicanti.
Questa distribuzione interna è diffusa in molti palazzi e case padronali che si possono incontrare nel territorio.
Sempre all’interno si possono ammirare decorazioni pittoriche del tardo Ottocento, travi di legno decorati e pavimenti in terrazzo veneziano.
Il corpo principale della Villa è su due piani e termina con un timpano triangolare; su entrambi i lati seguono due ali da cui si eleva anche la torre colombara.
Nel giardino da poco risistemato (statue e fontana sono di recente realizzazione) si possono vedere un laghetto, una piccola chiesa, un boschetto e una ontagnola che altro non è che una ghiacciaia scavata nel terreno.
L’attuale Chiesa Parrocchiale è di recente costruzione infatti fu consacrata nel 1971.
Vecchia Chiesa Parrocchiale
La VECCHIA CHIESA PARROCCHIALE di cui si hanno notizie fin dal 1500 è stata ristrutturata e i pezzi di valore portati nella Chiesa nuova anche se all’interno si ammirano stucchi ed affreschi; oggi è sconsacrata e viene utilizzata come auditorium per concerti, spettacoli teatrali e in occasione di feste conviviali della comunità.
Per Villalta passano le rogge (canali per irrigazioni o per muovere mulini): Alearda, Riello e Puina. Anche qui c’è un vecchio mulino in disuso nel confine tra Villalta e il Comune di Quinto Vicentino.
Nella zona a nord-ovest della frazione c’erano delle risorgive che sono ormai esaurite per il motivo illustrato in precedenza.
Pagina aggiornata il 13/07/2023